| Il patron, deluso per gli ultimi risultati, ha deciso di rifondare il club secondo parametri economicamente più sostenibili. Andranno via, dunque, i giocatori più costosi.
Voleva spaccare il mondo, e non c'è riuscito. La delusione in casa Anzhi è enorme: la squadra russa, capace di spadroneggiare sul mercato a suon di acquisti milionari - uno su tutti quello di Samuel Eto'o dall'Inter due estati fa - si ritrova improvvisamente in piena crisi di identità. Il deludente avvio di campionato (13esimo posto in classifica dopo quattro giornate) ha riportato sulla terra Suleiman Kerimov, che ha preso una decisione-choc.
Via tutti coloro che non hanno reso secondo le aspettative, e che soprattutto incidono oltremisura sul bilancio societario. Il patron, alla guida del club dal gennaio 2010, dopo aver speso nelle ultime settimane ben 50 milioni per il trio formato da Denisov, Kokorin e Samba, ha deciso di chiudere i rubinetti. A farne le spese, nell'immediato, sarà il tecnico Renè Meulensteen, che dovrebbe essere esonerato entro le prossime 24 ore. Al suo posto un allenatore 'ad interim', ovvero Haji Hajiyev, in attesa del probabile ritorno in panchina di Gadzhi Gadzhiev.
Il budget societario verrà ridotto di 50-70 milioni di dollari all'anno, e tutti i giocatori che guadagnano cifre elevate verranno ceduti al migliore offerente, come spiegato dal presidente del CdA Remchukov: "Il budget verrà ridotto e la società sarà radicalmente ristrutturata. I giocatori più costosi lasceranno il club quanto prima, per poi ripartire con una nuova politica voluta dal proprietario Kerimov, che presto fornirà informazioni più complete sul futuro del club".
La vetrina Anzhi, va detto, si presenta piuttosto ghiotta. Il nome di grido è quello di Eto'o, il calciatore più pagato al mondo con i suoi 18 milioni a stagione. E' praticamente scontato, però, che il camerunense, per andarsene, pretenderà una buonuscita assai consistente.
Altri giocatori interessanti sono indubbiamente il brasiliano Willian, prelevato dallo Shakhtar in cambio di 30 milioni e tra i magggiori papabili per l'addio, e la punta Lacina Traorè, costato 16 milioni. Il primo è il calciatore più costoso della storia del club, con Eto'o (22 milioni di cartellino) alle sue spalle in questa speciale classifica. Sul gradino più basso del podio, il succitato Traorè e Denisov a pari merito
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