Miccoli chiede scusa

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Play87
view post Posted on 27/6/2013, 21:35




Miccoli, pubbliche scuse e lacrime
la Falcone: "Non ha parlato con me"

Il bomber del Palermo dopo le intercettazioni in cui offende la memoria di Falcone: "Da tre notti non dormo, sono distrutto. Sono contro la mafia, ho frequentato tutti cercando vera amicizia". "Ho parlato con Maria Falcone", lei smentisce: "Non è vero ma non deve chiedere scusa a me, deve farlo con i siciliani"


PALERMO - Solo il tempo chiarirà le lacrime di Miccoli. Se siano state quelle di chi si è pentito o quelle di chi si è ritrovato in un gioco più grande di lui. L'ex capitano del Palermo ha portato avanti la conferenza stampa tra i singhiozzi. Fermando più volte le parole che stava usando per spiegare come mai sia finito nell'occhio del ciclone nell'ultimo periodo, dopo la pubblicazione delle intercettazioni in cui offendeva la memoria del giudice Falcone.

"Non dormo da tre giorni - dice il giocatore in avvio di conferenza stampa - sono uscite cose che non penso. E ho dimostrato con i fatti che non sono un mafioso e che sono contro la mafia. Ho dimostrato nel ventesimo anniversario della morte di Falcone partecipando con magistrati e tanti altri al ricordo del giudice. Sono qui per chiedere scusa alla città. Sono un padre di famiglia e cerco di fare crescere i miei figli nella legalità. Sono un calciatore e non un mafioso".

Nel merito delle ipotesi di reato per cui è indagato e per le parole al centro delle intercettazioni che hanno alzato il polverone ("Quel fango di Falcone") l'avvocato di Miccoli Francesco Caliando chiarisce che "non potrà rispondere nei particolari a queste domande perché sono vicende inserite in un quadro indagatorio ancora in corso. Abbiamo delle responsabilità verso gli inquirenti e su questo

argomento non possiamo rispondere".

Miccoli non potrebbe parlare nemmeno delle altre intercettazioni, quelle in cui dice al nipote del boss Matteo Messina Denaro, Francesco Guttadauro, di non andare a Boccadifalco. Ma a chi lo accusa di avere intrattenuto rapporti con persone poco limpide risponde in modo diretto.

"Non sono mai stato a mangiare alle Vecchie Mura - dice - in 6 anni sono andato in discoteca tre volte e l'ho fatto ad agosto con il campionato fermo. Poi solo campo e allenamento. Sono andato spesso a caccia il lunedì mattina con un ispettore di polizia, sono andato a pesca con ispettori della Digos, non ho mai frequentato persone con secondi fini. Non ne avevo bisogno. Chi conosce il campo dove ci alleniamo sa che è una struttura militare e che nessuno può entrare. Forse ho sbagliato a usare la parola sbirri. Ma ho avvisato anche il figlio poliziotto della mia tata per dirgli che era inutile che venisse perché non avrebbero fatto entrare nessuno".

Miccoli ha raccontato anche di avere parlato con Maria Falcone. "Avevo già contattato la signora - dice - e da lei sono arrivate bellissime parole. Mi ha detto che bastava chiedere scusa a tutta la città e non a lei come sorella di Falcone. A lei chiedo di essere presente in una delle sue asssociazioni come testimonial della legalità". Ma la signora Falcone smentisce contatti: "Non è vero che Fabrizio Miccoli ha parlato con me. Voleva farlo, ma non abbiamo parlato. Ha cercato di contattarmi per chiedermi scusa". dice la sorella del magistrato, in partenza per un viaggio a Parigi.
"Miccoli non deve chiedere scusa a me. Deve chiedere scusa a Giovanni, ai siciliani, ai tanti tifosi che hanno creduto in lui".

Miccoli ha raccontato anche le oltre 4 ore di interrogatorio che lo hanno segnato. "Sono uscito da lì che ero un altro Fabrizio - spiega - sono una persona che adesso imparerà a prendere solo le cose positive della vita. A 34 anni (oggi è il suo compleanno, ndr) devo mettere da parte ingenuità, sciocchezze e cercare di legato di più ai veri valori della vita: mia moglie e la mia famiglia".

Nella lunga conferenza stampa, seduto in una saletta stracolma di cronisti in mezzo ai suoi avvocati, Miccoli ha parlato anche dell'aspetto sportivo della vicenda. "Non temo che la mia carriera possa finire qui - sottolinea - quello che verrà prenderò. Ho un desiderio che tengo per me e se ci saranno i presupposti giusti sarò contento. Mi dispiace solo che sia finita così con il Palermo. Con Zamparini abbiamo fatto come marito e moglie che litigano. In questa stagione avevamo bisogno l'uno dell'altro e invece non ci siamo parlati. Quando ce ne siamo accorti era troppo tardi. Ho parlato con Gattuso tempo fa. Eravamo compagni di squadra in Nazionale e so che è una persona eccezionale. Spero che possa riportare il Palermo in A, nel campionato che merita". Poi ancora tantissime lacrime.
 
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--[ Phoenix ]--
view post Posted on 27/6/2013, 23:17




Digheno che l'ha fatta piccola la stronzata -.-''''''''''''''''''
 
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1 replies since 27/6/2013, 21:35   8 views
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