| Tra un campionato non ancora digerito, e una Confederations Cup ancora da addentare, Cesare Prandelli si tiene stretto il punto portato via da Praga. Ancora di più se preso in dieci. Del resto, non si aspettava fuochi d’artificio: «Ci è mancata un po’ di brillantezza - ha detto il ct azzurro - e c’é stata poca manovra, ma queste sono le partite che formano il carattere». Dura spremere di più da muscoli e teste, ha sottolineato: «Veniamo da una stagione pesante ed è difficile avere il serbatoio pieno, ma volevamo un punto e ce lo siamo meritato».
Da Balotelli a El Shaarawy, con diverse ragioni e modi, alcuni si sono cancellati da soli. Sull’espulsione di SuperMario il tecnico ha poco da dire: «Mario deve sapere accettare le situazioni e deve crescere sotto questo punto di vista. Noi cercheremo di farglielo capire». Magari con un cambio, quando lo si vede nervosetto, e già ammonito: Prandelli ci aveva pensato, ma non ha fatto in tempo, parola sua. Zero da El Shaarawy, che è a secco da 104 giorni: «Ma ha personalità, e a me interessava che desse profondità alla manovra. Come tutti, in un momento di poca brillantezza, ma, ripeto, volevamo un punto, perché era importante». Più conseguenze avranno le due ammonizioni di Balotelli, nel giro di tre minuti, perché con lui la vicenda finisce sempre per gonfiarsi, dentro e fuori dal campo: «E’ caduto nelle provocazioni, era troppo nervoso - ha ammesso il ct - anche se aveva subito tanti falli, che di solito si fischiano. Stavolta l’arbitro non l’ha fatto: ma lui era nervoso, deve imparare a gestire anche queste situazioni». Balotelli è convinto dell’ingiustizia se, lasciando gli spogliatoi borbotta. «Guardatele voi le immagini...». Un po’ pare lo pensi anche Prandelli: «Non voglio giustificarlo - ha ripreso il ct - perché deve imparare a gestire questa ira: ma lui sentiva di aver subito un’ingiustizia: ripeto - la conclusione di Prandelli - ha subito tanti falli, ed è caduto nella provocazione».
SuperMario non si dava pace, se prima del decollo notturno verso l’Italia, aveva ribadito la sua, su Twitter, anche contro le critiche: «Scrivete pure quello che volete, ma alla Confederations Cup tifate un’altra nazione ve lo dico con il cuore. (e rivedete la partita bene tutta).
Ora la nazionale avrà meno di 24 ore di riposo, prima della partenza per il Brasile: domani sera da Fiumicino, volo di linea per Rio. Lì, l’11 giugno è stata programmata un’amichevole contro Haiti, mentre il 16 ci sarà l’esordio nel girone, contro il Messico.
i muri presi a calci e pugni da balotelli saranno accusati di razzismo (cit.)
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